L’oro rosso, bianco e….blu
“I giacimenti spesso si trovano anche in zone di confine. Con il Sudamerica e l’Africa controllati dagli anglo-americani, i russi liberali cercano nuove vie all’interno dell’Asia, dove si sta sviluppando un nuovo grande interesse per l’oro, complice il suo potere stabilizzante.”
Così cominciava l’articolo di Tesaurum del 21 aprile 2021, quando si andava verso il G20 a Napoli per la riduzione delle emissioni come da Trattato di Parigi: dare un contributo finanziario ai Paesi in via di sviluppo (BRICKS). In realtà Russia, India e Cina non sono proprio paesi in via di sviluppo, quanto invece economie alternative al dominio politico-economico delle multinazionali occidentali.
Cina e India hanno assorbito circa il 60% della Domanda globale di oro per la gioielleria nel 2021, intorno alle 1200 tonnellate (fonte World Gold Council), un mercato da 70 miliardi di dollari. Il crocevia russo-kazako-cinese è un importante via del Lingotto dall’Asia ai paesi est-europei all’ombra dei dazi americani.
In Uzbekistan si trova una delle più grandi miniere del mondo di zaffiri, rubini. Kyzyl Kum e di proprietà dell’azienda uzbeka “Navoi Mining and Metallurgical Combinat”. Gli interessi nel mercato delle pietre preziose che alimenta la Domanda di gioielleria, sono distribuiti in particolar modo in questa zona del mondo.
IL TITANIO E LA MODA DEL MOMENTO
Definito da alcuni l’eroe minerale che fa da contraltare all’Oro, per innovazione tecnologica, il “Titanius” in lega con l’acciaio, viene utilizzato nelle moto ed auto da corsa, negli aeromobili e nell’aereonautica spaziale, in un perfetto equilibrio tra robustezza e leggerezza.
Il biossido di titanio (Ti2) trova molti impieghi soprattutto nelle vernici come resistente dei raggi UV-B. Un materiale strategico per via dell’ilmenite e il rutilo. Impiegato per il 60% della fabbricazione di smalti e le pietre preziose.
Nell’ultimo Trentennio le leghe in carbonio sono molto utilizzate. Tra gli altri Paesi, l’oro blu si estrae anche in Ucraina, oltre che in Kazakhstan, Russia e Cina. In voga tra gli uomini ricchi, simbolo di giovinezza e virilità e di quel blu nobile che contraddistingue i padroni del mondo, oggi schierati nella “difesa” dell’Ucraina, autoconsideratisi eroi democratici.
DAI POSSEDIMENTI SOVIETICI AL RUSSIA LIBERA
Oggi bandiera rossa, blu e bianca russa ricorda il rosso della sua forza, il blu della sua spiritualità ed il bianco della sua lealtà. I vincitori della Seconda Guerra Mondiale con 22 milioni di morti, la resistenza di Stalingrado e la coscienza socialista che veniva prima degli interessi privati. Le zone circostanti la Russia hanno queste materie prime in abbonadanza: la catena degli Urali in particolar modo.
Sia il rame (oro rosso) che il titanio (oro blu) e l’acciaio con l’argento (oro bianco) utilizzato in gioielleria, fanno di questi metalli un possedimento importante per lo sviluppo economico. Il processo di lavorazione coinvolge, le università, la ricerca, settori specializzati e risorse interconnesse fra loro, per generare il flusso economico e finanziario che trasforma, a sua volta, l’equilibrio geopolitico globale
La ricchezza di un territorio è dato in particolar modo dal genio dei produttori e dalle conoscenze della forza lavoro: nelle miniere, come nei laboratori dovrebbe essere l’esperienza che decide cosa fare e come farlo in base alle esigenze del mercato. La personalizzazione oggi è un target fondamentale per la crescita della domanda e quindi la gestione dell’offerta.
LA CRESCITA DELLA DOMANDA DI GIOIELLI
E’ interessante vedere come la domanda di gioielli in oro (il 51% della domanda globale) è variata negli ultimi 10 anni. La richiesta (DOMANDA) di gioielli oggi, è ai livelli del 2012, cioè quando il prezzo dell’oro era di 1900$ circa all’oncia e il dollaro era 1,40 sull’euro (svalutato). La domanda è cresciuta poi per effetto dell’abbassamento repentino del prezzo dell’oro nel 2012, per poi contrarsi visibilmente ancora nel 2020, complice la situazione politica mondiale instabile per via dei lockdown e la contrazione dei consumi.
In uno scenario in cui si ferma la produzione ed estrazione di oro (OFFERTA), a parità di domanda, il suo prezzo andrebbe alle stelle. La produzione di gioielleria in questo caso, sarebbe messa in ginocchio, ma l’investimento ne gioverebbe. Per questo la domanda globale di oro da investimento è cresciuta tra il 2013 e il 2019.
La crescita del prezzo dell’oro varia al variare dell’offerta globale ma non del valore del dollaro. Nel momento in cui il rapporto monetario €/$ va in parità, il fixing segnerà un valore uguale per l’oro, che sia acquistato in Dollari o in Euro. Ma se una delle due monete si svaluta, l’oro mantiene sempre lo stesso potere di acquisto. Per questo le banche centrali hanno comprato più oro dal 2012 ad oggi.
Luca Clemente
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