CRESCE LA DOMANDA DI ORO DAL 2012

CRESCE LA DOMANDA DI ORO DAL 2012

I colossali acquisti della banca centrale, aiutati da vigorosi acquisti da parte degli investitori al dettaglio, hanno portato la domanda annuale al massimo dal 2012. La domanda record del quarto trimestre di 1.337 tonnellate del 2022, vede acquisti di 1136 tonnellate delle banche centrali. La domanda di investimenti ha raggiunto 1.107 t (+10%) nel 2022.

La domanda di lingotti e monete d’oro è cresciuta del 2% a 1.217 tonnellate, mentre le disponibilità di ETF (exchange trade fund) sull’oro sono diminuite (-110 tonnellate) ed hanno ulteriormente contribuito alla crescita totale degli investimenti in oro fisico.

Gli investimenti in titoli legati alle materie prime hanno un rischio ed una volatilità maggiore. Per questo motivo chi vuole proteggere il risparmio dal rischio, dall’erosione e dalla svalutazione, si affida sempre di più all’acquisto di oro fisico e sempre meno al rischio di scommesse nel mercato di borsa. E la conferma la troviamo nelle banche Centrali che acquistano oro per mettere al riparo gli squilibri monetari.



I record dal 2011

Un secondo trimestre consecutivo di enorme domanda della banca centrale (417t) ha portato gli acquisti annuali nel settore a un massimo di 1.136t, la maggior parte dei quali non dichiarati. Probabilmente anche per questo motivo, l’offerta totale annua di oro è aumentata del 2% rispetto al 2021 a 4.755 tonnellate. La produzione mineraria è aumentata, negli ultimi quattro anni da 3.612 tonnellate, in media di 900 tonnellate all’anno dal 2018.

Il consumo di gioielli è diminuito nel 2022, in calo del 3% a 2.086 tonnellate. Gran parte della debolezza è emersa nel quarto trimestre quando il prezzo dell’oro è salito. La richiesta di oro per gioielleria, storicamente circa il 50% della produzione mondiale di oro, rappresenta la voce più importante, seguita dalla tecnologia industriale legata ai settori chimici, sanitario, aerospaziale ed elettronico, oggi la voce di gran lunga più importante.

L’elettrificazione, infatti, è da considerarsi come un trampolino di lancio per il prezzo dell’oro nel futuro, anche se la domanda di oro nella tecnologia ha visto un forte calo nel quarto trimestre dell’anno scorso, che attesta un calo del 7% per l’intero anno. Il deterioramento delle condizioni economiche globali ha ostacolato la domanda di elettronica di consumo che infatti prevede un calo del 3,6% nel 2023.

PERCHE’ CRESCE LA DOMANDA DI ORO

In generale, la domanda annuale di oro è aumentata del 18% a 4.741 tonnellate, quasi allo stesso livello del 2011, un periodo di eccezionale domanda di investimenti, quando ci fu il caso Lehmann Brothers ed un aumento dell’incertezza sui mercati. Questa crescita è dovuta soprattutto all’esposizione delle banche a livelli di inflazione notevole da un punto di vista strorico ed all’aumento della richiesta al credito da parte delle aziende.

Oggi c’è da considerare una contrazione dei consumi dovuta all’aumento dei prezzi relativo all’inflazione, indotto dal clima di incertezza portato dalla guerra in Ucraina, i dissesti bancari e dalla contrazione della produzione che si adegua alla situazione di stagnazione dei consumi nei Paesi cosiddetti di “vecchia industrializzazione” e quindi “maturi”.


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la sicurezza finanziaria

La domanda di oro aumenta per la sicurezza dei capitali e si contrae per la produzione di gioielli e lavorati industriali che abbracciano i settori della chimica e della meccanica. L’offerta di oro per ora è adeguata al passo tenuto dalla crescita della domanda, ma quando si esauriranno le scorte delle maggiori aziende produttrici di oro, sarà meglio averne un po’ nelle tasche. Il 2025 potrebbe essere l’anno clou di questo disallineamento, come riporta Bloomberg, con un aumento del prezzo dell’oro fino al doppio del valore attuale.


Luca Clemente

Fonti: Metals Focus, Refinitiv GFMS, World Gold Council; Disclaimer

Dati al 31 dicembre 2022.

Foto in copertina da Mining.com