ORO E BANCHE CENTRALI
Oggi è il 23° anniversario di quel 9/11 che tutti abbiamo un po’ dimenticato, ma che continua ad entrare nel nostro immaginario, nelle nostre azioni finanziarie, nel modo di interpretare il futuro. L’ormai defunto scenario iraqueno è stato sostituito da uno scenario di Guerra Totale che sta prosciugando le risorse dei risparmiatori, in tutto il mondo.
Le Banche Centrali hanno assorbito per tutto il 2023 circa 800 tonnellate di Oro in lingotti, alle quali hanno seguito, circa 500 tonnellate su 1200 tonnellate prodotte nei primi sei mesi del 2024, quasi il 50%. Risultato? Prezzo alle stelle, di 73 euro (80 dollari circa) al grammo.
L’oro non è mai stato così in alto. La guerra ucraina, ha portato la Russia ad agganciare il valore del Rublo all’oro, dopo le sanzioni, per recuperare nel tempo il quantitativo di dedollarizzazione. La discesa del Dollaro continua e la Cina che aveva circa 400 tonnellate di oro nei caveau della PBOC, oggi è arrivata, come l’Italia e la Germania a circa 2500 tonnellate.
IL RALLY MONETARIO
Il vendi vendi, compra compra degli strilloni di Borsa, oggi funziona “in sordina” ed in modo digitale. Se analizziamo il saliscendi del valore delle monete come il dollaro e l’Euro contro il rublo e lo yuan, vediamo che dal 2020 ad oggi, passando per il marzo 2022 e la guerra in Ucraina, siamo tornati in pari. Ma il valore dell’oro è cresciuto del 40% rispetto al 2019. Speculazioni.
Il valore dell’euro e il contenimento dell’inflazione sono stati gli argomenti principali che hanno accompagnato questo periodo di guerra, che in realtà va dal 2001 ad oggi. Da quel giorno (figlio dell’attacco alle WTC del 1993) siamo entrati nel Nuovo Ordine Mondiale, finanziariamente parlando. La prima tappa l’abbiamo avuta con l’oro a 2000 dollari nel 2012, con relativo crollo post Lehmann Bros, la seconda scena è stata quella del Covid ed infine siamo al Terzo Atto, con la guerra dell’Asse (usa, Israele e Inghilterra) contro gli Alleati, che questa volta potrebbero benissimo essere i Bricks.
In tutto ciò c’è un processo di dedollarizzazione in atto come dicevamo, che punta a creare una moneta mondiale controllata a livello digitale, con un gold standard che allinea il valore di tutte le monete e crea una gerarchia politica internazionale. Altro che mondo libero e globale.
DEBITO
Con la crescita del valore dell’oro, anche le Banche Centrali posso rientrare di quel grosso debito che hanno creato stampando eccessivamente moneta immessa nel mercato che ha creato inflazione e sbilanci monetari. In questo modo un innalzamento del valore dell’oro potrebbe essere visto come duraturo e stabile per i prossimi 50 anni.
In questo momento di transizione il rischio è frammentato nel breve periodo per limitare le perdite. E’ più che mai necessario oggi quindi proteggere il Risparmio attraverso l’investimento in materie prime, in oro in primis, perchè rispetto a tutte le altre commodities è più stabile.
Se il valore dell’oro detenuto nei caveau delle banche centrali aumenta del 100%, queste ne avranno un ricavo. Quando nel 2000 fu liberalizzato l’oro, non fu fatto altro che seguire le stesse indicazioni del 1971 quando l’Amerca di Nixon decise di uscire da Gold Standard per stampare tutta la moneta che voleva, al fine di dare liquidità al mercato. Da lì si è creato il Debito che ancora oggi si fatica a far rientrare.
Luca Clemente
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