Al fondo delle miniere
L’estrazione di oro dalle miniere che si esauriscono è solo uno dei motivi per il quale l’argento cresce di valore. E’ abbondante nel mondo visto che la sua estrazione è passata in secondo piano negli anni. La ripresa dei suoi utilizzi in campo medico-scientifico intorno al 1995, soprattutto nella disinfezione antibatterica e virale, ha regalato molti exploit finanziari nei primi anni del 2000.
La sua estrazione altalenante ha regalato periodici rialzi in Borsa, oggetto di speculazioni finanziarie di breve periodo, adatto ad un un investitore “mordi e fuggi”. L’utilizzo di argento riguarda in primo luogo la sanità, la medicina omeopatica e l’industria elettronica. Si trova in abbondanza sul pianeta, per ora e si pensa ad un rialzo nel lungo periodo, proprio come l’oro.
Il giacimento dominicano di Pueblo Viejo
Aperto nel 2012, è oggetto di sfruttamento di oro (ancora da estrarre circa 200 tonnellate) e di argento. In quest’ultimo caso ci sono ancora più di 3000 tonnellate da estrarre. Ad un costo di estrazione di 20 dollari per oncia, l’argento è di certo un miglior affare: ha un minor costo di estrazione rispetto all’oro che invece raggiunge un costo di circa 1250 dollari per oncia.
La miniera è di proprietà della Barrick Gold Corporation che già conosciamo come un’azienda americana che non è proprio paladina dello sfruttamento legale nel mondo. Ha 12 giacimenti tra i più produttivi del mondo ad un prezzo molto vantaggioso per via di contratti golosi per i paesi poveri.
L’economia di questo gigante dai piedi di argilla, ha un impatto devastante sull’ambiente e sull’economia di conseguenza, perché consuma quantità sconcertanti di acqua, petrolio, cianuro, calce e attrezzature industriali costosissime. Il costo di estrazione dell’oro per la Gold Corp e Barrick Gold è di circa 500 dollari oncia e passa a circa 1150 dollari oncia per via degli investimenti in attrezzature, sostanze chimiche e multe da pagare per la violazione di legge sullo sfruttamento del suolo e dei lavoratori che lasciano un ambiente depauperato ed instabile.
Il futuro si sta costruendo
L’emanazione di leggi che obbligano le grandi compagnie minerarie a lasciare il territorio ai paesi autoctoni, certificare gli scavi con garanzie ambientali e la ricerca di nuovi metodi di estrazione privi di cianuro, sono allo studio in Italia. Lo studio ricerca i metodi per separare l’oro contenuto nella roccia estratta, così da non riversare tonnellate di veleni nei corsi d’acqua dopo ogni lavaggio.
Altra alternativa riguarda l’oro da recupero di cui alcune aziende fonderie già ne fanno lustro ai propri clienti. Peccato che alcune grosse associazioni di informazione mineraria sviluppano informazione poco trasparenti, per essere buoni. Guardate questo video:
Questa situazione andrà ridimensionata. Mancano da estrarre circa 10.000 tonnellate d’oro nel mondo contro un domanda media di 3700 tonnellate annue. Quindi non manca molto al suo esaurimento storico. Le riserve continuano ad assottigliarsi e per i motivi sopramenzionati le miniere potrebbero rimanere chiuse per lunghi periodi. Per questo motivo è arrivato il momento di dire basta a questo tipo di lavoro e porre il focus sul recupero dell’oro fisico per la lavorazione e per l’investimento.