MATERIE PRIME A RISCHIO
Ieri 20 ottobre, sesto giorno di blocco dei portuali italiani, la deputata Europarlamentare Francesca Donato ha argomentato con coraggio al Parlamento Europeo che la situazione italiana è molto peggiore del rifiuto di seguire le regole da parte della Polonia.
Vi riportiamo l’intervento integrale.
Il sole brilla su Trieste e sui porti italiani come Ancona, Genova e Ravenna che si fermano parzialmente per salvare i LAVORATORI PORTUALI DALLA COERCIZIONE DEL GREEN PASS! Noi di Tesaurum, siamo solidali insieme a loro e cerchiamo di trasmettere un collegamento con le testate che testimoniano una situazione che i massmedia non discutono. Il prefetto di Trieste ha assicurato che entro il 23 ottobre proporra al Governo Italiano di togliere il Green Pass per il lavoratori. Attraverso i social network l’informazione continua ad essere attiva. La TV non è più vicina al popolo democratico. La democrazia rappresentativa non è assicurata in questo silenzio/assenso dei media della TV.
COORDINAMENTO 15 OTTOBRE DI STEFANO PUZZER
Il coordinamento 15 ottobre, ha chiesto alla Questura di Trieste l’autorizzazione per un corteo sia in piazza Unità d’Italia il sabato 23 ottobre, sia per la manifestazione per sul porto il giorno prima, senza bloccare di fatto i lavoratori che vogliono lavorare con Green Pass.
La manovra mediatica, per misitificare la mobilitazione dei portuali e del popolo libero italiano bollandola come fascista non si placa, ma viene fortemente obiettata dai leader della lotta portuale. Il decreto legge varato dal Governo dei Bravi, di fatto sottopone la vaccinazione all’accesso al lavoro, violando l’articolo 1 della Costituzione italiana. Per questo motivo il movimento triestino si è sostituito ai sindacati ufficiali (incapaci di prendere posizione) e ha proclamato lo sciopero ad oltranza le settimane scorse.
La possibilità per i portuali di bloccare il commercio internazionale fa paura sia all’Italia che all’Unione Europea che perde circa 200.000 euro al giorno. L’attacco della polizia in assetto antisommossa è un chiaro esempio del “fastidio” che le proteste dei lavoratori portuali stanno creando al Governo ed all’Europa intera. Il nostro sostegno riguarda l’idea fondamentale che nessuno deve essere escluso dal lavoro anche se non munito di Green Pass.
PERCHE’ IL BLOCCO DEI PORTUALI
Dividere lavoratori senza e con GP è solo l’inizio di una valutazione tra cittadini che fanno “il bene” e cittadini che fanno “il male”, in base ad algoritmi non condivisi e non discussi come dovrebbe essere in una democrazia parlamentare. Nell’introduzione del Certificato Verde, il mainstream non vuole mettere in discussione l’operato di Draghi, per interessi relativi al sostegno economico paventato ad aprile 2021, un’illusione che ci fa credere che questo Governo ci farà uscire dai Debiti, traghettandoci in una nuova dimensione digitale fiorente. Così fu elaborato sul Britannia quando si decise anche che il Marchio Verde avrebbe dovuto essere introdotto nel 2018.
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Le richieste del popolo dei lavoratori portuali circa 1000 persone solo a Trieste sono le seguenti:
UNA SCELTA VINCENTE: CREARE UN NEMICO
La mossa dei porti sarà vincente per il notevole esborso da parte del Governo e per la causa internazionale del progetto europeo, senza dimenticare che il Green Pass non è una misura di tutela sanitaria ma un metodo di controllo della condotta personale di ogni cittadino dell’Unione Europea. L’Italia è capofila di questa nuova tessera sanitaria, ma l’opinione pubblica zittita anche dall’Unione Europea fa ricordare i fatti del 2001.
L’11 settembre 2001 infine è stato un evento che ha allineato l’Occidente intero contro un nemico effimero, montato da Colin Powell come riportato da alcune testate giornalistiche, al fine di terrorizzare le popolazioni con la minaccia della guerra batteriologica.Il mantra è sempre lo stesso, indicare un nemico attraverso i mezzi mediatici del potere per esercitare il controllo dell’opinione pubblica.
Non dimentichiamo altresì che proprio nel 2000 è stata introdotta la legge che istituiva la liberalizzazione dell’oro fisico ed oggi siamo ad un passo dal reintrodurre il gold standard come metodo di riassetto finanziario delle valute globali.
Come in anni passati si diede colpa ai terroristi per errori commessi dai partiti al potere sulla conduzione della politica sociale ed economica, oggi i politici divisi in PD e Lega, M5S e FI, sono stati capaci con la malagestione di regalare alle imprese ed ai sindacati il diritto eludere le leggi e propinare un sistema in cui nessun cittadino di buon senso e attento alle politiche sociali può più accettare. Il cambiamento è iniziato e nessuno lo può più fermare!
Luca Clemente, ideatore del progetto Tesaurum
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