Stato-Banche game over
Il titolo utilizzato da un amico di vecchia data già nel 2014 ci ricorda una cosa: “Lo Stato compra titoli dall’Unione Europea e li vende ai risparmiatori che siano essi italiani o meno. In ogni caso è il denaro dei risparmiatori a garantire i soldi sui conti correnti.”
Il concetto di sovranità monetaria dello Stato non esiste nell’Unione Europea. L’unione economico-finanziaria è del tutto in mano alla BCE che decide il “contenimento” dei quantitativi monetari per contenere a sua volta l’inflazione: in base al PIL si decide la quantità di moneta che ogni Stato dovrà amministrare e chi lo decide è un uomo solamente. Dov’è la democrazia senza autonomia?
Tutto ciò ovviamente in un’ottica economica che preferisce farsi garantire da organismi privati piuttosto che statali. Lo Stato non è più fonte di garanzia. C’è stata una guerra tra lo Stato e privati cittadini. Grossi imprenditori sono riusciti a non pagare troppe tasse. Ma le autorità non hanno mai voluto sistemare questo problema: chi è lo Stato?
LA CRISI MOBILIARE E IMMOBILIARE DEL 2008
In Italia le case sono state pignorate per debiti che fiscali con l’Agenzia delle Entrate, dovuti soprattutto ai debiti delle Partite IVA con l’INPS, l’istituto più amato dagli italiani. La crisi del lavoro del 2012 ha portato al mito dell’impresa privata: poi sono arrivati Bersani e la Partita IVA che hanno generato fallimenti e debiti per molti. La fine del Walfare State in Italia. La concorrenza spietata, oggi è arrivata a chiudere il 30% delle eccellenze italiane. E nei prossimi anni? Altro che rivoluzione 4.0!
Quando cominciai a consigliare la diversificazione in oro fisico da investimento nel 2014, c’era ancora la possibilità di uscire da questo sistema perverso che spinge le persone al suicidio (legge 3/2012). Oggi, nel 2022, sta venendo fuori tutto il marcio, del quale le ultime amministrazioni democristiane del PD, sono responsabili, dalla legge Bersani al job act del governo Renzi, che ha aiutato le imprese a licenziare. Colpevoli di aver distrutto un tessuto lavorativo tra i migliori d’Europa. Chi ha la palla in mano ora?
L’Italia è piena di debiti perchè tutti i soldi che sono transitati fuori dall’Italia negli ultimi 30 anni sono stati oggetto, tra le altre, di speculazione bancaria. Gli scudi fiscali, dopo i condoni fiscali degli Anni 90 hanno sempre difeso solo i pochi ricchi e potenti. E gli Stati continuano a rimpolpare le Riserve Auree.
2006 – 2012: LE RIFORME FISCALI PEGGIORATIVE
Nonostante la Riforma pensionistica privata che doveva sistemare i conti INPS del Paese, non si è mai fatto i conti con chi poteva fare il fondo pensione integrativo e chi invece non pagava le tasse e se lo poteva fare. Come dire: bisogna saper rubare! Alla fine i lavoratori dipendenti si sono ritrovati esodati e i lavoratori autonomi disossati dalle tasse e dagli anticipi al 99% del signor Tremonti.
Come con la storia dei vaccini e delle mascherine per i bambini l’hanno pensata bene e le pecore, come dice Silver Nervuti, hanno aderito al diktat, come negli ultimi 30 anni hanno aderito agli scioperi della CGIL credendo che c’erano fascisti in ogni dove che attentavano alla vita del proletariato precario. E intanto il mostro era la Lorenzin che volava in America a parlare con suo amico Obama, per assicurarsi qualche miliardo di euro “democratico”, come fece D’Alema nel 1996.
Ad oggi la condizione delle banche è salvata semplicemente perchè il decreto ristori e il CNNR salvano l’Italia (se fa quello che dice l’Europa), ma lo Stato oramai è compromesso, è Stato sostituito. Con la magistratura oramai in pensione, l’unica salvezza per noi cittadini è che lo straniero ci faccia lavorare, e bisogna anche scegliere lo straniero giusto!
L‘oro rimane una diversificazione interessante perchè sicuramente non perde di valore e i riflettori sulla guerra, con le sue ridicole sanzioni, ne aumentano il prezzo. La guerra è speculazione finanziaria a danno della gente che lavora! Con la strana coppia Stato-Banca ormai al collasso siamo sicuri che i nostri risparmi smetteranno di avere sempre lo stesso valore di quanto ci è costato guadagnarli!
Dal 2021 è iniziato un procedimento di “ricalcolo delle rendite catastali” tanto voluto dagli amici della Lega che probabilmente punta ad una valorizzazione nel futuro; per ora non si capisce come. Il 110% è in quest’ottica un sistema di ristrutturazione a carico dello Stato e delle banche solidamente in mano alla UE. Ma nessuno sa ancora se sarà veramente portato a termine. Nuove tasse sul lavoro?
NOI SIAMO UN COSTO DEL SISTEMA, LORO NO
“L’obiettivo del nuovo più duro sistema pensionistico è quello sostanzialmente di abbattere il peso di questa voce della spesa pubblica che in tutti i paesi occidentali si è rivelata sempre meno sostenibile negli anni con la crescita del costo del Welfare e l’invecchiamento della popolazione.
D’altronde gli effetti calcolati dalla relazione tecnica sulla nuova manovra evidenziano una riduzione della incidenza della spesa pensionistica dello 0,2% del Pil nel 2012, dello 0,9% nel 2015 fino a un massimo dell’1,4% del Prodotto Interno Lordo italiano nel 2020 con un successivo graduale ribasso del peso dell’intervento sul Pil fino all’annullamento degli effetti nel 2045. Per quanto amara la riforma ha il carattere di un taglio strutturale a una voce “pesante” della spesa pubblica.”
Questo è un articolo di “borsa italiana” che scrive della riforma pensionistica come di un taglio dovuto. Ci spieghino perchè allora ci sono pensioni da 6 mila euro al mese per “La casta”?
Luca Clemente
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