Quanto valgono i nostri soldi?
Come sanno i lettori di Tesaurum che da 12 anni a questa parte proteggono i Risparmi in oro fisico, i “nostri soldi” hanno perso il 100% in potere di acquisto. Nostri tra virgolette, perchè in realtà le banconote sono stampate dalla BCE (una volta dalla Banca d’Italia) che le numera Stato per Stato e ne dà un valore nominale. Ma qual’è il valore REALE della moneta. Questo valore è dato da ciò che puoi comprare con quella moneta.
Nel 2019 compravo quattro pizze e quattro birre con 30 euro, oggi ce ne vogliono 60. Negli ultimi 5 anni, sono aumentati i prezzi delle materie prime, il costo del lavoro e degli affitti, è aumentato l’indebitamento e il prezzo dell’oro di conseguenza perchè è un bene come gli altri che si acquista con la moneta.
In una frase, il costo della vita è aumentato. Ciò che dieci anni fa si poteva comprare con 1000 euro, oggi ne chiede 2000. Il valore dell’oro nel 2002 era di 10 euro al grammo, oggi vale 60 euro, in crescita costante. Il valore del denaro è in calo e la sua svalutazione genera l’aumento del prezzo dell’oro ed il costo dei beni al consumo, come si vede nella parte inferiore della foto qui in basso.
La forbice che ne scaturisce ci porta a dire che l’aumento del prezzo dell’oro è, in parte, conseguenza della svalutazione della moneta e viceversa. Ecco perchè, per esempio, anche i Russi quest’estate hanno agganciato il valore del Rublo al valore dell’oro, per non svalutare la moneta: l’inflazione genera l’aumento del prezzo dei beni e la Banca Russa taglia il costo del denaro, ma compra anche oro, come la del resto la BCE e tutte le altre banche mondiali (stime WGC).
PERCHE’ IL DENARO SI SVALUTA?
La svalutazione dell’Euro è un vantaggio per le esportazioni, ma danneggia il potere d’acquisto del Paese che esporta. Comprare oro mette al riparo lo Stato perchè parte della svalutazione dell’Euro viene ricompensata dalla rivalutazione che ne consegue, mantiene il potere di acquisto e quindi il valore del denaro.
Non potevamo saperlo ma oggi che l’oro vale 6 volte quello che valeva quasi 25 anni fa, le nostre quasi 2500 tonnellate di oro, sono una riserva aurea del valore di 150 miliardi di euro, nel 2002 invece circa 20 miliardi. Questo valore garantisce a livello internazionale, la Bilancia commerciale Italiana, cioè il saldo tra importazioni ed esportazioni, in attivo in Italia dal 2012.
Questo vale anche per il risparmio. Dal 2012 ad oggi il prezzo dell’oro è passato da 30 a 60 euro al grammo, circa il 100% in 12 anni, ossia una remunerazione dei risparmi dell’8% all’anno. Conviene comprare oro? Comprarlo perchè è l’unico modo di rivalutare i propri risparmi. Quando le attività economiche come in questo periodo perdono terreno ed il carovita aumenta, allora l’investimento in oro diventa un bene rifugio. Ma diventa sempre più costoso.
QUALE RIMEDIO?
Gli Europei, con una politica economica più sobria, che si limitano ad usare il Lussemburgo come Paese off-shore, preferiscono investire in Titoli di Stato che hanno avuto un rendimento pressochè costante tra il 1990 e il 2015, con il risultato minimo garantito del 4% lordo – il capital gain. E l’inflazione media del 1,2%.? 10Risultato 1% netto di remunerazione del capitale in 25 anni come riporta il grafico qui in basso.
Se avessimo investito in oro
avremmo guadagnato il doppio e così sarà in futuro.
I risparmi accumulati per una vita rischiano di andare in fumo in breve tempo. Negli Anni Novanta andavano di moda i Piani di Accumulo Capitale (chiamati PAC) per accumulare un montante sempre maggiore su cui vengono calcolati interessi al 4,6,8 per cento. Dal 2013 questi interessi d’oro non ci sono più, se non con un rischio di perdita di capitale elevato.
Le crisi finanziarie aumentano il rischio degli investimenti e sono diventate una costante degli odierni cicli economici. Il conseguente aumento del rischio aumenta anche il rendimento di alcuni investimenti. Gli Americani dicono “no pain no gain“: niente guadagno senza a paura del rischio. Al mese prossimo!
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