ENERGIA SOSTENIBILE (ESG)
E’ incredibile ma oggi c’è bisogno del Consulente Energetico, lo specialista. Nel 2015 è stato siglato l’accordo all’ONU per la sostenibilità economica. Come si sono comportate le aziende ed i mercati in Italia?
Con il mercato libero dell’energia, molti sono gli acquirenti ed i prezzi delle bollette possono variare sensibilmente di mese in mese ed erodere il Risparmio. Sul sito del Gestore dei Mercati dell’Energia (GME) sono elencati i prezzi delle materie prime all’ingrosso, dove si può vederil costo della materia prima in bolletta.
Nell’aprile del 2022 l’energia elettrica, come il gas metano ed in generale tutte le materie prime, furono interessate da un generale aumento di prezzo che portò ad un ripensamento delle regole per calmierare il prezzo dell’energia. L’A.R.E.R.A aveva prestabilito i limiti entro i quali le Compagnie potevano e possono tuttora aumentare i prezzi delle forniture di gas ed elettricità.
ENI E LO STATO
Oltre a questo, ricordiamo che già nel 2018, ENI prese accordi per fornire energia ad un prezzo fissato, visto l’accumulo di scorte soprattutto da Paesi africani (Start). Ricordate le parole del “grande” Draghi? “Toccherà usare un po di meno il condizionatore” estate 2022. Insomma, un vero tentativo mistificante, dato che L’ENI aveva già firmato accordi pre-Covid per la distribuzione di energia.
Per non parlare del gas e degli aumenti selvaggi del metano fino a 2 euro al metro cubo, in un Paese come l’Italia, produttore per circa 3 miliardi di metri cubi di Metano. L’Italia è un potenziale esporatore netto di gas metano ed i 360 miliardi di metri cubi di riserve di gas più gli accordi presi in Russia per il trasporto di gas attraverso l’Ucraina, avrebbero rappresentato un bel risparmio dal punto di vista energetico nel tempo.
Il risparmio delle famiglie italiane è circa il 10% del PIL. e rischiano di essere bruciati in spese per le materie prime necessarie a sostenere un’economia dopata dalle speculazioni di borsa. Ci si chiede chi controlla le banche. Ma chiediamoci chi controlla le borse, i loro prodotti e le società di rating.
ESG un acronimo dai mille volti
Gli investimenti sostenibili ESG, un acronimo che sta per Environmental, Social, Governance, si riferisce a tre fattori centrali nel misurare la sostenibilità e l’impatto sociale di un’impresa o di un’attività economica. L’investimento sostenibile in commodities oggi riguarda un mercato crescente. Cosa impone nella realtà questo acronimo?
Negli investimenti che ci vengono proposti, troviamo alcune differenze che poi portano ad avere un prodotto più o meno garantito nel rimborso del capitale, qualsiasi sia la sua redditività. Tutti si fidano dei BTP: rendono poco ma “arroccano” il risparmio perchè lo Stato offriva maggiori garanzie di rimborso. Oggi si rischia maggiormente. Quindi i titoli in borsa vengono sottoposto al controllo delle maggiori società di rating che rilasciano l’analisi di conformità al protocollo ESG.
L’ORO FISICO DA INVESTIMENTO NEL MONDO FINANZIARIO
Posso investire in oro, come in argento come in qualsiasi altra materia prima, purchè la stessa o l’azienda produttrice in uno Stato, sia in linea con le regole internazionali, sancite da più di 190 Paesi nel settembre del 2015 all’ONU.
Se, per esempio, decidessi di investire nell’oro di una fonderia svizzera che compra oro grezzo in Sud-Africa, molto probabilmente sono in regola visto che sia l’environment (ambiente), il social (azione nel sociale) e nella governance dell’azienda (gestione delle regole aziendali), sono riconosciuti a livello mondiale e rispettano gli standard di produzione e stoccaggio.
Di contro, è probabile che quei mercati poco trasparenti, con regole vaghe sulla governance, in uno Stato virtuoso e poco incline al rispetto dell’ambiente, secondo gli standard dell’ONU, entri nel mirino e rientri in una lista di Paesi e di aziende con le quali è sconsigliabile avere rapporti commerciali e di fiducia. Questa lista c’è, ahimè e viene fatta firmare come modulo antiriciclaggio dalle banche. Dalle banche!
L’oro e le commodities in generale, questo sono. Ne più ne meno. E’ certo che in questo periodo molto incerto, fatto di battaglie, di alleanze e di scontri aperti nel mercato delle materie prime, il prezzo potrebbe subire delle forti oscillazioni che vanno gestite con oculatezza.
Luca Clemente – Immagine di copertina da Lease News
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