Volatilità e rischio

L’oro di questi tempi sembra essere salito sulle montagne russe, cambiano gli equilibri storici, attualmente in assestamento. Sarà così per un bel po di tempo. Da quando l’economia è entrata nel tunnel del Debito, è aumentata la volatilità dell’oro, bene rifugio per eccellenza, materia in primis e ago della bilancia monetaria.
LE ANOMALIE DEL SISTEMA MONETARIO
La crisi del dollaro. La Crisi, per quanto ci riguarda, perchè il commercio internazionale usa il dollaro come moneta di riferimento negli scambi. L’Italia ha un’importante quota di import-export. Nonostante il picchiettìo costante dei mass media, oggi non si può parlare di svalutazione del dollaro: quando nel 2012 era ad 1,40 sotto l’Euro, si diceva che l’Euro era una moneta forte. La posizione di equilibrio oggi riguarda la posizione del dollaro in ambito internazionale nei confronti lo yuan, moneta cinese e il rublo, moneta russa, che sono più forti a livello locale, nell’area detta Brics.
Si può dire quindi che è l’area Occidentale che mantiene a fatica l’equilibrio economico perchè le materie prime, dislocate soprattutto nei Paesi Brics, costano sempre di più. Per questo la Guerra commerciale degli ultimi 10 anni, che è andata via via intensificandosi dal Covid in poi.
La conseguenza, come seconda anomalia, diventa quindi il costo delle materie prime, le quali sono accessibili solo da chi può permettersi di pagarle o di chi le ha nel proprio sottosuolo ed ha i soldi per estrarle. Il prezzo diventa più alto e si raggiunge un nuovo equilibrio. Per i Brics un vantaggio, per i Paesi consumatori un costo in più.
INVESTIRE IN ORO CONVIENE
Come si vede dal grafico, a conferma dell’analisi, l’investimento in oro nel lungo periodo ha visto finora salire il prezzo (15-20 anni). I fattori storici concomitanti sono stati, come abbiamo visto, il riallineamento monetario nell’ambito internazionale, la corsa agli acquisti da parte degli Stati e dei privati (privatizzazioni), la sua scarsità e di conseguenza l’aumento del prezzo delle materie prime (dovuto anche ai dazi), benzina e volano per la produttività delle Imprese.
E’ il momento giusto di acquistarlo? Dall’ultimo report di World Gold Council sulla domanda di oro siamo certi che gli Stati continuano a comprare oro per via della stabilità che esso può rappresentare nei prossimi anni. I produttori di oro quest’anno, ne hanno estratto solo 2700 tonnellate, contro un fabbisogno di 5000 tonnellate annue. L’oro da recupero si attesta attorno alle 1200 tonnellate. E il futuro come sarà?
Aziende avide come Barrick devono centellinare le riserve per avere la possibilità di rifornire i vari settori produttivi. Industriale e orafo utilizzano il 70% del fabbisogno, costituiscono la domanda costante e stabile di oro fisico. Sono le Banche Centrali, le banche d’affari e la rete di consulenti che commerciano contratti in oro per circa il 20% della domanda annuale presso risprmiatori privati. Questa quota moderna, che cresce di anno in anno dal 2000, supera oggi le 600 tonnellate in tutto il mondo.
ATTENZIONE AL BREVE PERIODO
In conclusione l’oro può avere un corso estramamente positivo in futuro, ma nel breve periodo rischia di essere un investimento molto volatile e quindi rischioso per via delle speculazioni ed i cambi di fronte che si susseguono senza informazioni certe e precise sui programmi economici, sia in Occidente che in Oriente, con la conseguenza di prevedere erroneamente la realtà finanziaria ed economica. Certo è che una stretta dei Brics potrebbe far alzare il prezzo dell’oro ben oltre il punto in cui siamo arrivati fin ora.

Come si vede dall’andamento degli ultimi tre mesi di conto, lìoro è passato da un prezzo di 83,5 euro al grammo ad un picco di 94 euro al grammo. In questi ultimi tre mesi hanno pesato in modo preponderante le variabili di cui abbiamo parlato prima: sia il clima di incertezza sui mercati finanziari, sia il rischio di un collasso del dollaro, hanno portato alla corsa all’oro da parte degli investitori. Con i dazi Trump ha cercato di risolvere il problema dollaro, ma il mercato obbligazionario non ha raccolto i frutti della manovra amerciana meno azionario, più titoli del tesoro amerciano.
Sia l’importanza della rivoluzione elettrica che l’economia di austerity, indotta dalle politiche monetarie euroatlantiche, esaltano l’importanza dell’oro nella stabilità del sistema economico e finanziario. E’ chiaro che di questo passo con l’aumento del prezzo delle materie prime in generale, non solo l’oro, ma anche l’argento, il platino e altri materiali strategici potrebbero essere la chiave degli investimenti futuri.
Luca Clemente
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